Alberto Cottica

Alberto Cottica è un economista e fisarmonicista italiano; è senz’altro una mente acuta (come molte personalità di cui parleremo in questa sede) ma al contempo è un personaggio atipico, che meriterà presto un presentazione un po’ più organica di una semplice bio.

Lui si presenta così:

E’ esperto di politiche pubbliche collaborative (o wiki) e partecipazione online.
Lavora al Consiglio d’Europa e all’Università di Alicante. Si impegna per rendere l’azione di governo più aperta e intelligente, utilizzando Internet per attingere all’intelligenza collettiva dei cittadini. Appassionato di matematica delle reti per imparare a progettare dinamiche sociali emergenti. È stato anche musicista rock di un certo successo (Wikipedia), ma sta cercando di smettere. […]
La musica e le scienze sociali sono sempre stati i miei interessi principali. Non riuscendo a decidermi tra i due, ho deciso di perseguirli entrambi e ho finito per diventare uno strano mix di musicista folk-world e di economista che si interessa della creatività umana come motore di sviluppo.

Il resto potete leggerlo nella sua pagina di presentazione, Alberto chi?.
C’è una quantità smisurata di materiale interessante e utile sul suo blog, Contrordine Compagni.

Wikicrazia

Wikicrazia è il libro che Alberto ha scritto (e pubblicato nel 2010) aprendo parte del processo di scrittura al pubblico della rete: dopo la stesura di una prima bozza, una quarantina di persone hanno contribuito alla versione finale del libro.
In esso si ragiona su come si possa intervenire attivamente nella pubblica amministrazione tramite le tecniche e l’etica del web 2.0: per un concetto di cittadinanza diverso, informato, ed efficace sul territorio.

Uno dei temi fondanti (e chiave, anche per Futuro Anteriore) è l’innesco di intelligenza collettiva.
Nel testo ci si interroga su come avviare prassi virtuose e realizzare progetti  di reale utilità, attraverso la facilitazione dei fenomeni di emergenza.
Questo, tenendo a mente e replicando quanto di buono emerge nel web (social networking, pratiche peer to peer e open source, crowdsourcing, ecc…).

Wikicrazia è una visione entusiasmante di quello che le politiche pubbliche potrebbero diventare nell’era di Internet: la mobilitazione di una intelligenza collettiva, attraverso la collaborazione creativa tra gli amministratori, le organizzazioni nonprofit, e soprattutto migliaia e migliaia di cittadini motivati a inventare, attuare e sorvegliare gli effetti dei nuovi schemi di interazione – abilitati dalla tecnologia – che possono rendere le nostre vite più produttive, importanti e socialmente responsabili; e la nostra società più aperta e coesa

David Lane

Qui l’autore introduce il suo libro.

Fonti: