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    Stefano Cieri
    Keymaster

    Sono anni, ormai, che cerco un modo appropriato (e autorevole da un punto di vista accademico) per inquadrare cinema e ricerca all’interno di un’unica cornice concettuale.

    Questo genere di operazione puo’ sembrare una forzatura: di primo acchito, intrattenimento e ricerca sembrano vivere agli antipodi, soprattutto quando concepiamo il primo come una forma di evasione e la seconda come la manifestazione del gravoso compito di rappresentare la realta’, con tutti i suoi limiti fisici e la sua impermeabilita’ all’universo delle emozioni umanane.

    Io credo che questa semplificazione si discosti parecchio dalla realta’ dei fatti: esiste infatti una grande varieta’ di eccezioni, tanto nell’ambito dell’intrattenimento finalizzato all’informazione, la divulgazione scientifica e la sensibilizzazione, quanto nell’ambito della ricerca con forti implicazioni nella sfera emotiva e sociale del sistema uomo.
    Piu’ questi esperimenti riescono, piu’ li vediamo convergere l’uno verso l’altro, in un’area poco esplorata e difficile da definire, che e’ proprio quella di principale interesse per #FA. L’intrattenimento si fa piu’ coinvolgente sul piano emotivo, perche’ portatore di verita’, mentre il valore della ricerca e il suo potere di migliorare la vita delle persone crescono con l’aumentare dell’interesse, la comprensione e il coinvolgimento dell’opinione pubblica.

    Riportero’ in questo thread i pochi paper su argomenti affini, che ho trovato negli anni scorsi e devo ancora ripescare.
    Nel frattempo ho pensato di iniziare a raccogliere anche qualche articolo che ho trovato di recente; tutti ruotano attorno a un tema piu’ circoscritto (che considero comunque una sottocategoria del problema principale, di ordine superiore): l’accuratezza scientifica nella narrazione cinematografica.

    A Fistful of Science!


    molto interessante nell’approccio (analizza separatamente gli aspetti di accuratezza scientifica, inventiva e godibilita’ del film); in generale, tutto il sito sembra una buona (e ricca) fonte di spunti:
    http://thescienceandentertainmentlab.com

    Domanda e risposta su ResearchGate, con qualche riferimento:
    https://www.researchgate.net/post/What_do_you_think_about_scientific_accuracy_in_movies_And_does_it_affect_publics_science_literacy
    http://www.medicaldaily.com/are-infectious-disease-outbreak-films-scientifically-accurate-truth-about-hollywoods-352090
    https://www.theguardian.com/film/2015/oct/06/how-scientifically-accurate-is-the-martian
    https://www.buzzfeed.com/astrokatie/things-that-happen-in-interstellar-ranked-by-science

    http://www.fromthelabbench.com/from-the-lab-bench-science-blog/2016/10/20/the-road-to-scientific-imagination-connections-between-science-and-the-movies
    Un’intervista a due appassionati del tema, che conto di lurkare: David Kirby e Amy Chambers. Non credo che i contenuti siano rivoluzionari ma sono un buon punto di partenza per capire come l’argomento viene inquadrato nel dibattito attuale, anche e soprattutto per individuarne i limiti concettuali (leggi di seguito).

    http://www.sandiegouniontribune.com/sdut-1c20moviesci194240-slide-shows-2009jul20-htmlstory.html
    trovo questo articolo molto poco stimolante, in se’, ma decisamente rappresentativo (e, in quanto tale, “bibliograficamente rilevante”) della visione piu’ diffusa su questo tema: se e’ vero che spesso il cinema e’ poco credibile sul piano scientifico, non c’e’ niente di male; e’ legittimo concedersi delle licenze narrative che, seppure si allontanano dalla realta’, servono una bella storia e coinvolgono emotivamente lo spettatore.

    Penso sia utile riconoscere la tendenza a porre la questione in questi termini: indipendentemente dal fatto che siano i difensori o i detrattori a parlare, la tesi sembra quasi sempre incentrarsi sulla necessita’ di provare (o meno) che “faccia male” raccontare storie poco plausibili sul piano scientifico.
    Come conseguenza, si finisce spesso a parlare di deviazione dell’opinione pubblica su temi di rilievo, di misrappresentazione della figura scientifica e conseguente calo di interesse (fra i giovani) verso la carriera accademica, dell’alimentazione di superstizioni (e, nei casi piu’ estremi, delle economie che si fondano sull’ignoranza), ecc…

    Credo che, ai fini di #FA, sia piu’ utile ragionare in positivo e chiedersi quali siano i benefici di una narrazione edotta ed accurata (o comunque plausibile) sul piano scientifico, per poi interrogarsi su quali siano le condizioni necessarie per poterla attuare. In altri termini: piu’ che chiedersi se faccia male raccontare storie poco credibili, varrebbe la pena chiedersi come si possono raccontare storie plausibili che facciano del bene.

    Prima di chiudere segnalo anche un canale YouTube che offre qualche spunto utile, anche se il tono generale e’ molto piu’ leggero:
    https://www.youtube.com/channel/UCZfMYYTpI3mk3eNt8blOpIw
    e una pagina in cui mi sono imbattuto, dove si potrebbero trovare indizi utili su paper inerenti cinema e televisione, di rilevanza in ambito accademico:
    https://call-for-papers.sas.upenn.edu/category/film-and-television

    Per ora mi fermo ma mi piacerebbe che @pc-fabi integrasse, se ha qualcosa di interessante da condividere.
    Sul piano prettamente scientifico (e scientifico-geek) forse anche @casconero potrebbe dire la sua e, tanto per, ci butto dentro anche @federico 🙂

    EDIT:
    un paio di aggiunte, solo parzialmente connesse:
    http://www.snf.ch/en/researchinFocus/newsroom/Pages/news-170911-snsf-scientific-image-competition-exhibition-travels-to-zurich-film-festival-and-paris.aspx
    e questo, che sfora decisamente nella sfera nerd (lo riporto solo per i piu’ techy):
    https://www.youtube.com/watch?v=9by46AAqz70

    #1393
    Stefano Cieri
    Keymaster

    una piccola integrazione, The art and science of special effects di Paul Franklin (Double Negative):

    Nonostante continui a credere che il lavoro fatto per Interstellar sia quantomeno sopravvalutato (e l’operazione commerciale piuttosto discutibile), il talk rimane un riferimento unico nel suo genere, per una discussione sui temi sopra menzionati.

    EDIT: Qualche altra informazione e’ disponibile sul sito di DNeg, https://www.dneg.com/black-holes

    • This reply was modified 5 years, 5 months ago by Stefano Cieri.
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