Capsula Mundi è il primo progetto Italiano nato per promuovere la creazione di cimiteri verdi nel nostro paese.
Si tratta di un contenitore realizzato in plastica di amido, nel quale il corpo del defunto viene disposto in posizione fetale, pensato per esser messo a dimora come un seme nella terra; sopra di esso è piantato un albero la cui essenza viene scelta in vita dal defunto e sarà cura dei parenti e degli amici seguirne la crescita.
Il cimitero assumerà dunque un nuovo aspetto, non più l’architettura della massima sovrapposizione spaziale, ma contatto con la terra e alberi di diverse essenze a costituire una foresta. Un nuovo luogo deputato al culto dei progenitori: un bosco sacro.
Interessante e utile anche la nota che gli autori riportano, di ordine legislativo:
L’attuale normativa cimiteriale si riconduce al regio decreto del 27 luglio 1934 e non consente le inumazioni “verdi” come Capsula Mundi.
Attualmente comunque, al regio decreto si stanno apportando delle modifiche e si stanno aggiungendo nuovi articoli per disciplinare alcune attività funerarie più recenti rispetto alla stesura originale del primo documento, come la cremazione e la gestione delle ceneri.
Al Parlamento Italiano- legge N. 130 del 30 Marzo 2001.
Alla Camera dei Deputati- disegno di legge del 14/12/2004 N.4144-1444-1646-2664-3763-A.
Fonte: Capsula Mundi; progetto
Connesso al tema della morte e della sua accettazione, seppure non direttamente a Capsula Mundi, segnalo Eterni, radiodocumentario di Renato Rinaldi (qui la presentazione del progetto) e parte del programma TreSoldi